BIG NEWS nella creazione Prodotti su Amazon!


Chi ha a che fare, da anni magari, col caricamento manuale di schede prodotto, in Amazon come in un qualunque e-commerce, sa quanto possa essere discriminante la possibilità di importare, con un unico file ben strutturato, tutti i dati del prodotto in diverse lingue.

Agevola il caricamento, ottimizza i tempi di lavorazione, velocizza gli eventuali aggiornamenti.

Dover compilare e importare template diversi per modificare lo stesso articolo è sempre stata una gran rogna.
A maggior ragione se si passa dall’essere abituati ad un sistema di caricamento multilingua con file unico…al “passo indietro” del Seller Central con gestione manuale, dove ogni nazione vuole il suo file compilato in lingua.

Ben gradita quindi la sorpresa delle 2 di notte di questo sabato qualunque (per precisione 11/10/2020, già domenica in realtà), quando nel pieno della mia insonnia ho aperto l’ennesimo modello di caricamento prodotti e scoperto che ci sono delle belle novità.

Novità 1 e meno importante: intestazione grafica rinnovata rispetto ai colori che da anni e anni siamo abituati a vedere sempre uguali (e non proprio scelti con gusto, a dirla tutta). Lo so, lo so, è stupido, stessa palla di sempre ma in variante caleidoscopica, ma noi che siamo persone semplici ci gasiamo con poco.

ed eccola come si presenta ora, in una bella tinta petrolio che ci scalda il cuore

Ma ecco qui la seconda novità: il flag che permette di selezionare il/i Marketplace in cui vogliamo caricare i nostri prodotti tra tutti quelli disponibili per l’account europeo
(NdA: ricordiamolo, per vendere in Europa basta una singola registrazione un singolo account di venditore professionale con fee mensile)

Ma soprattutto, rullo di tamburi per la terza novità: Amazon ha aggiunto una funzione di traduzione automatica dei dati prodotto in diverse lingue.
Un piccolo passo per l’uomo un grande passo per gli Umpa-Lumpa del caricamento prodotto.
Dicono, almeno, che ci proveranno (e quando a provarci è Amazon dai, ci sono buone chance).

Come noterete nelle info: “Se nel marketplace in questione non esiste ancora una pagina prodotto per un’offerta, Amazon tenterà di crearla traducendo i dati del prodotto che hai inserito nel modello nella lingua primaria del suddetto marketplace.”

Ecco dunque che basta inserire l’offerta per le varie nazioni (il prezzo, in soldoni) in cui vogliamo vendere e kaboom il gioco è fatto. Ovvio, almeno in teoria, ma a noi basta sapere che qualcosa si sta muovendo, no? E già siamo ansiosi di volare allo step successivo.

Sono certa che da un lato tutto questo consoliderà l’idea di certi potenziali venditori che pensano (come qualcuno già s’è azzardato a dirmi di recente) “Beh alla fine compilare il file dei prodotti Amazon è solo un copia-incolla di informazioni prodotto, no?”

Dall’altro lato io vedo l’enorme possibilità che i nuovi prodotti partano con una scheda decorosa, compilata a modo, con informazioni complete e scritte in modo comprensibile per gli acquirenti.

Perchè è vero che per buttare su una scheda non serve poi molto più del riempire in qualche modo i campi obbligatori…ma con schede fatte così quale percentuale di potenziali acquirenti possiamo sperare di convertire in clienti? Nessuno lo sa con certezza (tranne forse le casse vuote di chi ci ha prova).

Così come rimane indispensabile, per farsi trovare e quindi avere la possibilità di convertire, l’ottimizzazione delle schede catalogo, con un’analisi keyword di fondo e, ancor prima, una strategia generale di sviluppo del progetto.

Poi, come sempre, c’è chi preferisce affidarsi ai cuggini e ai “chessaràmmai” e lì, come sempre, lasciamo ai posteri (e al molto meno comprensivo mercato) l’ardua sentenza.